venerdì 29 maggio 2009

Si parte :-)


Ce ne andiamo ad Atene per qualche giorno! Si sposa un cugino!!! grande riunione di famiglia :-) che bellezza questi intrecci di gente :-))) parto alla sprovvista, senza guide e senza aspettative... al ritorno vi racconto ;-)

martedì 26 maggio 2009

Granita al limone e cardamomo

... e oggi tutti in freezer! :-))) Abbandoniamoci ai dolci piaceri refrigeranti di una deliziosa granita dissetante e speziata ;-) 

limoni bio, 4
scorza di limone tritata, 1 bel cucchiaio
cardamomo, 6 
acqua, 100 ml
miele d'acacia, 3-4 cucchiai

Spremere i limoni. Pestare nel mortaio il cardamomo e ridurre in polvere i semini contenuti nei frutti. Mescolare il succo con l'acqua, il miele, la scorza di limone tritata e la polvere di cardamomo. 
A questo punto punto si può procedere in due modi, in base all'attrezzatura: 

1- Si versa il liquido nelle vaschette del ghiaccio, si lascia congelare e poi si si passa al tritaghiaccio 
oppure 
2- Si versa il liquido in un contenitore di plastica e si lascia in freezer per 4 ore. Si toglie dal freezer, si mescola con energia rompendo le parti più dure. Si ottiene la consistenza che si vede nella foto.

Si serve guarnendo con qualche fragolina condita con miele e zucchero o altra frutta a piacere.

lunedì 25 maggio 2009

Il peperone e l'acciughetta


Riflessione iniziale: riuscirò a smettere di usare il forno??? Il caldo è arrivato e io continuo, ostinata, a infornare!!!
... sì sì, prima o poi ce la farò :-)))

La ricetta nasce semplice semplice da un'occhiata domenicale al contenuto del frigorifero... pochino a dir la verità ma assai tonico! Pomodorini bio, un sacchetto di piselli biodinamici da sgranare e un bel peperone vermiglio da far invidia a Cappuccetto Rosso... a farla corta, il peperone è finito ad abbrustolirsi in forno. Una volta cotto e spellato, l'ho condito con un'alice sott'olio, un pizzico di origano, qualche fogliolina del mio (.-) basilico spezzettata, uno spicchio d'aglio tagliato in quattro (privato dell'anima centrale), un pizzico di sale marino, un goccio di salsa di soia e un bel giro abbondante dell'olio buono dei miei genitori. Così conciato è finito su delle belle fette di pane tostato... una meraviglia :-)

lunedì 18 maggio 2009

In vacanza dai fornelli

Una domenica lontana da taglieri, fuochi e pentolame. Ho passato la giornata in campagna a zappare e rastrellare sotto un sole che sapeva d'estate e con i Monti Cimini a fermare lo sguardo. Ci vogliono sudore e fatica per prendersi cura della terra. Certo, ci sono anche le macchine, ma noi non le abbiamo. Vedo i noccioli e gli ulivi crescere e farsi forti, sempre più belli. La rosa canina è in fiore tra il bianco e il rosa pallido. Le piante di lavanda si stanno preparando a illuminarci con il loro profumo... ogni anno aspetto la fioritura per incantarmi della bellezza di quel colore che ti leva ogni malinconia. Il rosmarino ha sfiorito, la salvia è tutta in fiore. Il grande pino marittimo è stato potato e sembra un arioso giardino zen galleggiante. All'orizzonte si sono levati i fumi delle stoppie bruciate. Anche noi abbiamo acceso i nostri fuocherelli. Al tramonto, seduti su una panca improvvisata, ci siamo beati della luce, del lavoro fatto, e della natura attorno a noi. Lo sguardo è scivolato, lento e innamorato, sulla bellezza del paesaggio. Il tempo ha seguito il suo ritmo senza fretta. Ho respirato assieme alla terra. 

venerdì 15 maggio 2009

Il pollo e il jerk :-)

Ogni settimana poche pagine di rivista fanno la mia felicità. Parlo della piccola rubrica dedicata alla cucina del Venerdì di La Repubblica e l'articolo gastronomico di D di Repubblica che esce il sabato. Oramai compro il quotidiano quasi solo per gli allegati! Beh... quelle paginette me le pregusto proprio, mi ci fiondo frenetica per entrare poi in una bolla spazio-temporale dove galleggio serafica tra foto e ricette. Grazie al Venerdì di poche settimane fa ho scoperto appunto l'esistenza del jerk. Si tratta di un modo tipicamente giamaicano di cucinare      
la carne (maiale e pollo, soprattutto) e il pesce alla griglia. La cottura viene preceduta dalla marinatura della carne in una salsa speziata, dolcina e molto molto piccante! 

Vi trascrivo la ricetta della salsa per la marinatura così com'è indicata dallo chef Kumalè. Ne viene fuori un bel po'... io, per 600 g di pollo ne ho usata meno della metà. Si può però conservare in frigorifero per qualche giorno oppure dimezzare le dosi!!!

pepe di Giamaica, 8 cucchiai
aglio, 3-4 spicchi
zucchero di canna, 8 cucchiai
salsa di soia, 1 cucchiaio
peperoncini piccanti freschi, 2-3
cipollotto primaverile, 1
timo secco, 1/2 cucchiaio
cannella in polvere, 1/2 cucchiaino
noce moscata in polvere, 1/4 cucchiaino
sale

pollo bio tagliato a pezzi, 600 g
olio evo

Lavare il cipollotto e i peperoncini. Frullare tutti gli ingredienti fino a ottenere una salsa omogenea. Spennellare i pezzi di carne con la salsa e lasciare marinare per alcune ore, anche tutta la notte, in frigorifero. 

A questo punto punto si può procedere con la tradizionale cottura sulla brace+all'aria aperta+al sole (spennellando la carne con la salsa durante la cottura) oppure con la versione urbanaserale che s'affida al forno. Com'è intuibile ho optato per la seconda e quindi: ho messo a marinare la carne all'ora di pranzo. La sera, tornata dal lavoro, ho acceso il forno a 200°, tirato fuori dal frigo la marinata, aggiunto un paio di cucchiai di olio, aggiustato di sale, mescolato bene, disposto il tutto su una teglia ricoperta di carta forno e infornato per 30-40 minuti.  

martedì 12 maggio 2009

Tagliatelle di mais con zucchine romanesche e cipolle di Tropea

Stasera mentre preparavo la cena pensavo ai miliardi di persone che oggi hanno cucinato in giro per il mondo. Riflettevo sulla quantità di ricette che sono state inventate, trasformate, ripetute in queste ventiquattro ore. Immaginavo quelle riuscite bene, quelle che hanno emozionano, che sono diventate memoria da ricordare, che verranno raccontate. Ho immaginato quelle che domani saranno dimenticate e forse già lo erano mentre venivano mandate giù. Ho sorriso pensando a quelle che stasera verranno sognate :-)

Beh... le tagliatelle in questione non hanno nulla a che fare con le riflessioni di stasera... meta di un'altra cena, vogliono semplicemente essere testimoni di quanto piace la cipolla di Tropea in questa casa ;-))) 


tagliatelle di mais, 250 g  (prodotte dalla Molino Conti di Castel Madama)
cipolle di Tropea fresche, 2 
zucchine romanesche, 3
acciuga sott'olio, 1
peperoncino
olio evo
sale

Mettere sul fuoco l'acqua per la pasta.
Lavare le verdure. Affettare sottilmente la cipolla. Tagliare le zucchine à la julienne. In una padella capiente far scaldare a fiamma bassa un paio di cucchiai di olio. Quando è caldino aggiungere il peperoncino e l'acciuga. Quando l'acciuga si è sciolta (mescolare con il cucchiaio di legno) versare le cipolle e farle dorare per pochi minuti. Aggiungere le zucchine, salare e far saltare le verdure per 8-10 minuti (le zucchine dovrebbero risultare cotte ma ancora sode, compatte). Prima di scolare la pasta versare un goccio dell'acqua di cottura nella padella con le verdure. Scolare la pasta e saltare velocemente il tutto per un minutino. Aggiungere un filo d'olio e servire. 

venerdì 8 maggio 2009

Sformato di acciughe e patate


Oggi la mamma è arrivata in negozio portandomi in regalo un cartoccetto di acciughe... con il sorriso largo e gli occhi divertiti mi ha sussurrato, come distratta, il contenuto del pacchetto... uuhh se mi conosce bene la mami... quando ero piccola ha nutrito il mio nascente amore per la letteratura e ora alimenta i miei pensieri cucinieri :-))) Stasera la cena è nata prendendo ispirazione da due ricette che avevo messo in memoria (qui e qui). Il risultato è stato uno sformatino delizioso...

acciughe pulite, due belle manciate abbondanti
patate bio, 5/6 medio-piccole
pecorino grattugiato
qualche fogliolina di basilico
olio evo
sale & pepe

Lavare le patate e senza sbucciarle affettarle sottilissime (1 mm). Tagliare a metà i filetti d'acciuga. Oliare una teglia da forno e disporre un primo strato di patate, un secondo di acciughe, spolverare con il pecorino grattugiato e condire con un filo d'olio, qualche fogliolina di basilico, sale e pepe. Ripetere gli strati e terminare con uno di patate condito con olio, pecorino, basilico, sale e pepe. Infornare a 200° per 35/40 minuti.  

Come una contadina...

Mi trovo ammirata a guardare le leggerezze, le invenzioni, le magnificenze di tante ricette in rete, come una contadina del Seicento arrivata in pellegrinaggio nella Roma barocca. Ogni giorno, grazie alla rete, tocco la dimensione della libertà creativa, a volte della bellezza e dell'eleganza. E che si possa approdare all'Estetica grazie alla Gastronomia questo per me è una certezza.

mercoledì 6 maggio 2009

La pasta della sorpresa, ossia Erre tra fuochi e padelle


So solo che non me l'aspettavo. So dire che era buonissima, campestre e romantica. Posso dire che mi ha reso felice. Metto a fuoco che Roberto è un cuoco poetico e ispirato. Posso raccontare che stasera sono tornata a casa e ho trovato il mio amore in cucina che preparava la cena. Che bello cambiare le prospettive quotidiane ;-)

La pasta era condita con una crema di fave (cotte con un pochino di cipolla e poi frullate), ricotta, pecorino romano e una spolveratina di pepe. Non so altro. :-)

martedì 5 maggio 2009

La ricetta della dieta n°2: pollo con verdure allo zenzero


Ecco un’altra idea per le amiche a dieta :-) Ed è così gustosa e succulenta che me la sono fatta fuori senza metterne da parte neanche un pezzettino per il mio Robi ;-)))

Ricetta per 1 persona: 

2 sovracosce  di pollo, 250 g compreso l’osso (provate quelle bio… le trovate anche al supermercato!)

2 zucchine romanesche (120 g circa)

1 carota (80 g circa)

½ cipolla

4 fettine sottili di zenzero fresco

1 cucchiaino di salsa di soia

1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva

 

Lavare il pollo, togliere la pelle ed eliminare le parti di grasso.

Lavare le verdure. Tagliare a rondelle di 2 cm le zucchine e la carota. Affettare la cipolla.

In una padella (ho usato una da 24 cm di diametro) disporre un primo strato di cipolla, sopra sistemare le altre verdure e le fettine di zenzero e infine, sopra a tutto, adagiare il pollo.

Versare un dito d’acqua tiepida, salare, coprire e mettere sul fuoco a fiamma media.

Quando si alza il bollore abbassare un pochino la fiamma (il bollore deve essere dolcemente vivace) e far andare per 25 minuti (passato questo tempo il liquido dovrebbe essersi quasi completamente assorbito)

Togliere il coperchio, versare l’olio e la salsa di soia sulla carne e proseguire la cottura per altri 5 minuti. Spegnere, aspettare 1 minuto e servire.

MI RACCOMANDO: il SEGRETO di questa ricetta è nel NON MESCOLARE MAI durante la cottura gli ingredienti! I sapori si organizzano perfettamente. La cottura a strati, con la cipolla messa sul fondo della padella e l’aggiunta di acqua, permette di ridurre al minimo l’utilizzo dei grassi e di valorizzare alla grande i sapori di tutti gli ingredienti della preparazione.

Ho utilizzato la sovracoscia del pollo perché è una parte più saporita rispetto al classico petto. Se si preferisce utilizzare il petto si può tagliare a pezzi abbastanza grandi e procedere come sopra.

La stessa tecnica può essere utilizzata anche per cuocere il pesce. In tal caso le verdure devono essere tagliate più piccole perché il pesce richiede una cottura più breve: a seconda della grandezza dei tranci possono essere sufficienti 10-15 minuti.


lunedì 4 maggio 2009

La ricetta della dieta n°1: Finocchi al forno al finocchio :-)


Ho un gruppetto di amichette che si sono messe a dieta, tutte insieme... per me sono già perfette, bellissime così, ma loro si vedono quel rotolino di troppo, pensano al mare, sospirano infelici... Sono tutte gran lavoratrici, il tempo è poco e l'idea di mettersi in cucina a inventare ricette gustose con quei quattro ingredienti permessi non è che le faccia proprio saltare di gioia... così ho pensato di dargli una mano e di segnare qui alcune ricette che forse potranno essergli utili e non mortificheranno troppo il loro gusto e il piacere di sedersi a tavola anche se sono a dieta :-)
Si inizia con i finocchi al forno. Le varianti possono essere tantissime, basta modificare la spezia e l'erba aromatica, aumentare o diminuirne le quantità, sostituire la verdura con un'altra (carciofi, peperoni, peperoni+carote+sedano, zucca, zucchine, zucchine+funghi, cipolle, radicchio...). Mi piace moltissimo anche la variante proposta dalla Cuoca petulante: nella situazione specifica bisogna solo diminuire la quantità di olio!!! Provate anche a sostituire il succo del limone con quello dell'arancia: è squisito!!!

2 finocchi
2 cucchiaini di olio extravergine d'oliva
2 cucchiaini di salsa di soia (per favore, non la Kikk...!!!)
2 cucchiaini di semi di finocchio
sale
pepe

Accendere il forno a 180°.
Tagliare i finocchi in 4 spicchi, lavarli e affettarli sottilmente (ce l'avete un coltello serio da cucina??? in caso ci s'incontra e vediamo come si usa... non vi vorrei avere sulla coscienza ;-))). Altrimenti potete usare anche la mandolina.
Ricoprire una teglia da forno con la carta forno ( la teglia dovrebbe essere grande: in questo modo i finocchi si possono distribuire per bene senza sovrapporsi troppo e diventare poi belli croccanti).
Versare i finocchi sulle teglia, condirli e poi mescolare bene con le mani così da distribuire il condimento su tutta la verdura.
Infornare e lasciare cuocere per 30 minuti circa, fino a vederli appena appena sbruciacchiatelli. Se il forno dovesse essere un po' pigro potete metterlo anche a 190°-200°.

N.B. Secondo me si accompagna benissimo con quella ricotta che vi tocca 1 o 2 volte a settimana... Se c'è anche il parmigiano tra gli ingredienti 'sì' provate ad aggiungerlo grattugiato (20g) gli ultimi 10 minuti di cottura... verrà una crosticina deliziosa (in questo caso regolatevi con il sale quando condite: ce ne vorrà un tintinino di meno.

N.B.1 Cianfresca ha suggerito di aggiungere la ricotta e gratinare il tutto. Andate a vedere nei commenti!!!

P.S. Il mio computer, dopo giorni di agonia, ieri è definitivamente imploso :-(((