domenica 30 novembre 2008

afternoon tea award


Allora... Twostella cara, non pensavo di riuscirci... e invece!!! nonostante tutto, nonostante tutti i più simpatici e imprevedibili contrattempi, eccomi finalmente affannata e felice a postare il mio contributo alla tua bella iniziativa.

Si tratta di: una tazza di tè rosso + biscotti cardamomo/ sesamo/ mandarino + triangolini di pane/ Caciomagno/ composta di fichi all'Aceto Balsamico di Modena. L'abbinamento dei sapori lo trovo proprio azzeccato ;-)))

Il tè rosso me l'ha fatto conoscere un'amica: mi ha decantato il suo gusto e i suoi benefici e io mi sono lasciata conquistare.

I biscotti sono un'invenzione estemporanea per l'occasione .-)
Ci vogliono:
farina, 280 g
zucchero di canna, 175 g
burro di soia (ma va bene anche il classico .-) morbido, 150 g
uovo, 1
cardamomo, i semini ridotti in polvere di 10 bacche
semi di sesamo, 2 cucchiai
mandarini, 2 scorzette tritate al coltello
cremor tartaro, 2 cucchiaini
sale, un pizzico

Frullare il burro con lo zucchero fino a rendere l'impasto morbido. Aggiungere il cardamomo in polvere e mescolare. Unire l'uovo, il pizzico di sale, il cremor tartaro, la farina, il sesamo e la scorzetta tritata dei mandarini. Mescolare bene con il cucchiaio fino a ottenere una pasta omogenea. Avvolgerla nella pellicola trasparente e tenerla in frigo per una mezzoretta. Stendere la pasta su un foglio di carta forno lasciandola dello spessore di mezzo centimetro. Ricavare i biscotti della forma desiderata e disporli su una teglia ricoperta di carta forno. Spennellarli con della chiara d'uovo e decorare con una spolveratina di zucchero di canna e semi di sesamo. Lasciar cuocere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti circa, finchè non si dorano appena. Lasciarli raffreddare. Si conservano per qualche giorno in una scatola di latta.

E poi ci sono dei triangolini di pane tostato che ho farcito con due acquisti fatti presso la già citata 'Città dell'Altra Economia'. Ho spalmato uno strato sottile di composta di fichi all'Aceto Balsamico di Modena dell'azienda agricola Punto Verde e una fetta non proprio sottile di CacioMagno, un formaggio a pasta molle di solo latte di pecora prodotto dalle Ecofattorie Sabine.

P.S. Dimenticavo: per la musica non mi riesco a decidere. Sfarfalleggio tra Sakamoto, Cesaria Evora, Arielle Dombasle, Henri Salvador, Nina Simone... generi diversi, emozioni diverse... molto dipende dalla compagnia... la musica ecco la sceglierei proprio all'ultimo momento.

mercoledì 26 novembre 2008

quinoa per cena


Una cenetta saltellante tra una forchettata e l'altra di:
quinoa+oliosale+nocciole/tostate/tritate
carote+zucchine+cotte al vapore+olio+gomasio(!!!)
alici marinate nel limone+zenzero+menta+oliosale+ungocciodi shoyu

e ora di corsa al cinema :-)))

lunedì 24 novembre 2008

il cavolo rosso


Mi piace guardare le cose da vicino. Spesso, accorciando le distanze, si scoprono bellezze inattese.

domenica 23 novembre 2008

il gomasio di mezzanotte


A volte le voglie vengono quando non te le aspetti. Arrivano, invadono e pretendono ascolto. L'altra sera, già a ridosso del sonno, si è fatto avanti il gomasio. Anni fa ne preparavo in quantità e lo usavo con larghezza su cereali, paste e verdure. Poi i tempi son cambiati, la mia cucina è cambiata e il gomasio si è rintanato nel fondo dello scaffale. Dimenticato mai, solo messo da parte.
Da un po' di tempo a questa parte mi sono abituata a cucinare tra confini gastronomici molto vaghi: passo dalle ricette romane, all'uso di spezie esotiche, attraverso i piatti di famiglia, le invenzioni, i cavalli di battaglia, i cibi mangiati in giro, le belle e buone ricette dei blog che seguo, le risonanze macrobiotiche... Tutte queste possibilità convivono insieme e ogni giorno ho la mia preferita. Il perchè della scelta è mutevole e raramente mi interessa. Mi piace mangiare quello che desidero. Questa è un'inclinazione che mi tiene ben legata al presente e al cambiamento. I pensieri mutano, i progetti evolvono, le emozioni si trasformano e il cibo cerca di corrispondergli.

L'altra sera, appunto, ho preparato il gomasio. E' una miscela di semi di sesamo e sale. Le proporzioni sono precise. Io uso la 7:1. Sette parti di sesamo lavato e tostato e una parte di sale marino appena tostato. I due ingredienti si macinano nel suribachi, il mortaio zigrinato di ascendenze orientali. So che qualcuno usa il frullatore. Io preferisco il mortaio, il sesamo e il sale trovano con più armonia la loro unione. Vabbè... però in assenza dell'attrezzo esotico e in preda a un forte desiderio di sperimentazione anche il frullatore non è da scartare :-) La macinazione dei semi deve essere parziale: diversi rimangono interi.
Ne ho riempito un bel vasetto. Consiglio di condirci carote, verza, cavolfiore, radicchio, zucca cotti al vapore/ stufati/ allagriglia/ alforno, riso basmati, pasta corta, pasta lunga, bocconcini di pollo al limone, ceci lessati con gli odori, cous cous, tofu grigliato, spigola al vapore, insalate tutte... Occhio: è un condimento salato :-)))

lunedì 17 novembre 2008

ciambellone al profumo d'arancia


Il ciambellone di Tulip è vertiginosamente buono. Forse giusto un tintinello troppo dolce per i miei gusti. L'ho fatto e rifatto così tante volte che ho perso il conto. Poi la spinta sperimentatrice si è fatta sentire e ho cominciato a inserire variazioni. Ho voluto mantenere la sofficità, l'inclinazione all'inzuppo, il divertimento giocato tra palato e testa. Lascio qui la versione, finora, più mugugnata da me e Robi.

Uova, 3
Zucchero di canna, 200 g
Farina integrale, 175 g
Fecola di patate, 125 g
Acqua, 150 g
Olio evo, 200 g
Cremor tartaro, 1 cucchiaino
Lievito per dolci, 1 bustina
Arance bio, 2 solo la scorza grattugiata
Cannella, la punta di un cucchiaino
Sale, un pizzico

Sbattere i tuorli con lo zucchero e il sale per 5 minuti buoni. Aggiungere l'acqua e l'olio e lavorare per un paio di minuti. Inserire la farina, la fecola e il lievito già mescolati tra loro e mescolare con energia. Aggiungere la buccia delle arance e il pizzico di cannella. A parte montare a neve gli albumi con il cremor tartaro. Aggiungerli all'impasto mescolando delicatamente con un movimento circolare dal basso verso l'alto. Ricoprire uno stampo con carta forno (sarebbe perfetto lo stampo da ciambellone oleato e infarinato ma io l'ho lasciato a casa di mia madre!) e lasciare in forno già caldo per 40 minuti a 180°.

venerdì 14 novembre 2008

i diritti d'autore

Sono di corsa. Questo mio post solo per unirmi alla denuncia iniziata da Fiordisale e proseguita da Cuochedell'altromondo e Un tocco di zenzero sull'utilizzo fraudolento di foto e testi loro e di altre foodblogger. Ma ci vuole tanto a citare la fonte? E a contattare l'autore e chiedere il permesso? Certo che per i soldi...

martedì 11 novembre 2008

frullatina (-: di finocchi e mela


Ispirata da Alex e dalla sua ultima vellutata, stasera ho improvvisato questa zuppetta. Sarà il cognome che porto [Finocchi!!!] da sempre nutro una debolezza per questo ortaggio dal profilo buffo e gentile. Lo amo anche nella sua declinazione di erbetta aromatica e di semino carminativo. E' venuta fuori questa passatina di verdura dalle traiettorie sincere, senza troppe deviazioni di gusto, morbida al palato e rasserenante per l'animo :-)

Finocchi 2
Mela 1
Scalogno 1
Latte di riso 50 ml (a casa gira solo questo latte :-)
ricotta q.b.
acqua q.b.
sale e olio evo

Affettare i finocchi lavati e la mela sbucciata. Tritare lo scalogno e soffriggerlo in un paio di cucchiai di olio. Aggiungere i finocchi e la mela e lasciare insaporire per qualche minuto. Coprire a filo con acqua calda, portare a ebollizione, salare, abbassare la fiamma e coprire. Lasciar cuocere per una mezzoretta. Frullare, aggiungere il latte e rimettere sul fuoco. Quando si alza il bollore spegnere e lasciar riposare per qualche minuto. Servire la zuppa con una bella cucchiaiata di ricotta.