lunedì 1 novembre 2010
Muffins con mela & nocciole
GLI INGREDIENTI ASCIUTTI:
300 g farina tipo 0
150 g zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci (ho usato il cremor tartaro)
1 pizzico di sale
una trentina di nocciole tostate e tritate grossolanamente
GLI INGREDIENTI LIQUIDI:
100 g olio di mais spremuto a freddo
1 uovo
1 vasetto di yogurt bianco
1 goccio di latte di riso
+ 1 piccola mela tagliata a dadini
In una ciotola capiente miscelare gli ingredienti asciutti. A parte miscelate gli ingredienti liquidi e la mela e poi versarli nella ciotola della parte asciutta. Mescolare per bene e poi riempire 6 stampi da muffins. Infornare a 200°C per 10 minuti e poi abbassare a 180° per altri 20-25 minuti
martedì 12 ottobre 2010
Il settimo giorno e il secondo pane
E alla fine il pane s'è fatto!!! Allora, la lievitazione alla fine è durata non 4 ore ma tutta la notte. Infatti all'1 di notte l'impasto non era ancora cresciuto e ho pensato bene di dargli tutta la notte, al sicuro calduccio del mio armadio, per gonfiarsi e farsi bello.
Stamattina infatti la pasta aveva raddoppiato di volume. Ho infornato a 220°C per 20 minuti poi ho abbassato la temperatura a 190°C per altri 30-35 minuti.
Il pane ha una crosta deliziosa, croccante, forse solo un tantino troppo colorata. Si sente l'acidino della pasta madre, ma con il tempo migliorerà ;-) Sono soddisfatta :-)
lunedì 11 ottobre 2010
il sesto giorno e il primo pane
domenica 10 ottobre 2010
Pasta madre: quinto giorno
Pasta madre: quarto giorno
Alle 9 ripeto l'operazione del giorno precedente: aggiungo 50 g di farina di farro e 50 g di acqua tiepida, mescolo, copro e rimetto nell'armadio.
la pastella dopo essere stata mescolata con l'aggiunta di farina e acqua
venerdì 8 ottobre 2010
pasta madre: terzo giorno
giovedì 7 ottobre 2010
Pasta madre: secondo giorno
La foto mostra la pastella dopo 24 ore di lievitazione
Alle 9 di mattina ho tirato fuori la pastella dall'armadio e le ho aggiunto 50 g di farina di farro e 50 g di acqua. Ho mescolato bene, coperto e rimesso nell'armadio ;-)
mercoledì 6 ottobre 2010
Pasta madre: primo giorno
martedì 28 settembre 2010
Pane di riso
La ricetta di questo pane di riso delizioso, profumato, sostanzioso e sano viene dal corso di panificazione e altre meraviglie che ho seguito la settimana scorsa a Ostia presso il Biozenzero. Il maestro del corso è stato il cuoco e pasticcere Pasquale Boscarello, uomo di grande esperienza, cultura gastronomica e sensibilità artistica.
riso semintegrale cotto, 500 g
farina integrale, 500-600 g
sale marino, 5 g
olio evo, 1 cucchiaio
acqua tiepida, 350 g
lievito di birra secco, 5 g
malto di mais, 1 cucchiaino
semi di girasole, sesamo..., q.b.
Mescolare il lievito con 250 g di acqua tiepida e 1 cucchiaino di malto e lasciar rinvenire per 15 minuti. Nel frattempo, in una ciotola mescolare con le dita il riso cotto con la farina e il sale. Aggiungere l'acqua con il lievito e un po' per volta la restante acqua e mescolare bene.
N.B. la ricetta indicava 350 g di acqua per 500 g di farina. Nel mio caso, però, l'impasto è diventato troppo umido e ho dovuto aggiungere altri 100 g di farina. Per evitare l'aggiunta di farina avrei dovuto ridurre di 50 g circa la quantità di acqua :-)
Versare l'impasto sulla spianatoia ben infarinata e cominciare a impastare con le mani. Lavorararla per qualche minuto con movimenti regolari. Dividere la pasta in tre parti, lavorarle a cilindro, rotolarle nei semi e comporre una treccia. Metterla in uno stampo da plum cake, coprirla con un panno e lasciarla lievitare per 1 ora e 30 minuti circa, fino a quando non raddoppia di volume.
Infornare a 220°C per 25 minuti e poi continuare la cottura per altri 50 minuti circa.
N.B. questa volta ho fatto una sola treccia molto grande che ci ha messo parecchio tempo a cuocere per bene. La ricetta indicava tempi molto più brevi di cottura: 20 minuti a 220°C e poi altri 20-25 a 200°C. Penso che la differenza dipenda dalle dimensioni dell'impasto. Con le quantità indicate si potrebbero fare due trecce/filoni e seguire i tempi più brevi. Consiglio di usare lo stampo perché l'impasto tende a sedersi durante la lievitazione :-)
Rotelle di cioccolato all'arancia
Queste girelle fanno parte di un capitolo del libro Pasticceria Naturale di Pasquale Boscarello dedicato ai dolci al cioccolato. Ho seguito il suo suggerimento di farcirla con la marmellata di arance e mi è piaciuta assai. Voglio tentare con la marmellata di albicocche e quella di marroni.
Copio la ricetta riducendo solo le quantità:
Impasto "Africa"
farina tipo 0, 125 g
farina manitoba, 125 g
malto di mais, 60 g
sciroppo d'acero, 50 g
olio di mais, 60 ml
mandorle tostate e macinate, 40 g
uvetta lavata e scolata, 40 g
cacao amaro settacciato, 40 g
acqua tiepida, 20 ml
lievito di birra fresco, 10 g
vaniglia, la punta di un cucchiaino
sale, un pizzico
la buccia grattugiata di 1/2 arancia oppure 3 gocce di olio essenziale d'arancia
Sbriciolate il lievito di birra in un boccale contenente acqua tiepida e lasciate che sulla superficie si formi una leggera schiuma.
Nel frattempo mescolate l'olio di mais con la buccia d'arancia grattugiata/Olio essenziale d'arancia, il malto e lo sciroppo d'acero. Miscelate il tutto.
In un ampio recipiente radunate gli ingredienti asciutti: le farine, le mandorle macinate, il cacao amaro, il sale e la vaniglia. Mescolate bene prima di unire l'uvetta, la miscela di malto e olio, l'acqua con il lievito. Lavorate con le mani fino a ottenere un impasto morbido e liscio. Sollevate con una mano un po' d'impasto; dopo averlo lasciato, deve ricadere lentamente (se troppo duro aggiungete un po' d'acqua, se troppo morbido un po' di farina).
Fate riposare per una mezz'oretta prima di utilizzarlo.
La ricetta delle girelle:
Impasto "Africa"
farina di farro q.b.
marmellata d'arance senza zucchero q.b.
miscela di malto e acqua calda - rapporto 3 a 1 - q.b.
Sulla spianatoia lavorate l'impasto "Africa" incorporando la farina di farro un po' per volta fino a ottenere una palla solida ed elastica e fate riposare per 5 minuti.
col matterello stendete una sfoglia premendo dal centro verso l'esterno formando un rettangolo spesso 4-5 mm (affinché non si attacchi l'impasto alla spianatoia, infarinate più volte riavvolgendo la sfoglia nel matterello). Col lucido spennellate solamente 2 cm dei lati del rettangolo e stendete la marmellata d'arance su tutta la superficie, tranne i bordi spennellati. A questo punto arrotolate delicatamente per il lato lungo formando un cilindro (fate attenzione che non fuoriesca la farcia) e con un coltello tagliatelo in pezzi larghi 2 cm. Disponeteli sulla teglia con la superficie piatta verso il basso, distanziandoli bene. copriteli con un panno e lasciateli lievitare per 20 minuti, quindi cuoceteli in forno già caldo a 200°C per 18-20 minuti. Appena sfornati spennellate col lucido.
giovedì 6 maggio 2010
Mercoledì, cena
giovedì, colazione
La giornata parte con mille pensieri sul futuro.
mercoledì 5 maggio 2010
martedì 4 maggio 2010
martedì, colazione e pranzo
lunedì 3 maggio 2010
Lunedì, cena: insalata di carciofi, patate sabbioline e asparagi al vapore
lunedì, pranzo: pasta al pomodoro e caffè
Lunedì, colazione: caffelatte e crostata
La giornata è cominciata con una tazza di caffè + latte di riso e una fetta di crostata ai frutti di bosco (senza zucchero). Per la ricetta della pasta frolla vedi qui
domenica 2 maggio 2010
Domenica, cena: pinzimonio + tagliatelle di mais ai carciofi
Domenica, pranzo: riso agli asparagi con crema di fave
lunedì 12 aprile 2010
Sformato di patate e porri
sabato 10 aprile 2010
La sfoglia di piselli e porri
domenica 21 marzo 2010
La focaccia di Recco
Oggi, forte del mio desiderio e della mia ignoranza, mi sono imbarcata in una ricetta a cui pensavo da tempo. Anni fa un amico mi parlò di una focaccia deliziosa mangiata in Liguria. Si sorprese che non la conoscessi e mi incantò con il racconto della sua bontà. Da allora sono tornata spesso a immaginarmi quella focaccia mai mangiata e a definirne, tra me e me, le sue caratteristiche. Alcune parole che ti appaiono in un dato momento come normali, scopri più tardi e in modo del tutto inaspettato che ti hanno toccato, che si sono inserite, ordinate, nelle file della tua memoria, e che aspettano di essere ricordate e di pesare nella tua vita.
lunedì 15 marzo 2010
La pasta multiuso
Impasto per la pasta (dose doppia)
250 g di farina (ho usato una semintegrale, ma va benissimo anche la bianca)
6 cucchiai di olio evo
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato
acqua tiepida q.b.
Fare la fontana con la farina, il sale e il bicarbonato ben mescolati tra loro. Versare nel centro l'olio e poi farlo assorbire con la punta delle dita a tutta la farina (sbaglio o si dice 'sabbiare la farina'???). Rifare il buco centrale, versare un goccio di acqua impastando all'inizio con l'aiuto di una forchetta. Aggiungere l'acqua molto gradualmente quel tanto che serve per impastare con le mani. Lavorare per qualche minuto la pasta. La consistenza finale deve essere morbida come il famoso 'lobo d'orecchio'! Ricoprire con la pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per 30-60 minuti.
Per la torta salata ho condito 1/2 Kg circa di broccoletti puliti e cotti al vapore con un bel giro d'olio, un pugno di olive di Gaeta snocciolate, 3-4 acciughe sott'olio, uno spicchio d'aglio tagliato a metà e privato dell'anima e sale. Ho steso metà della pasta e ne ho rivestito una teglia per crostata leggermente unta d'olio. Ho versato sopra il ripieno e ho infornato per 30 minuti a 190°-200°.
Per il dolce di mele ho sbucciato e tagliato a pezzi non troppo sottili 2 mele piccole e le ho condite con un pizzico di cannella, 1/2 buccia di limone grattugiata e 1/2 cucchiaio di malto di mais. Ho steso l'altra metà della pasta ricavando un quadrato di 20 cm x 20 cm che ho tagliato ottenendo 4 quadrati di 10 cm per lato. Al centro di ogni quadrato ho spalmato 1 cucchiaino di composta di albicocche senza zucchero e versato 1 cucchiaiata di mele. Ho chiuso ogni quadrato di pasta riunendo i 4 angoli al centro e premendo bene per far attaccare la pasta (nel caso inumidire gli angoli: la pasta si appiccicherà meglio). Ho sistemato i 4 quadrati farciti dentro uno stampo da plum cake (ricoperto di carta forno) tutti belli stretti uno accanto all'altro, in fila indiana. Durante la cottura si sono attaccati e ne è venuto fuori un dolcino molto carino anche da vedere. Per la cottura ci sono voluti 30 minuti a 190°-200°.
mercoledì 3 febbraio 2010
Passata di cavolfiore
N.B. Ovviamente anche questa rientra tra le ricette trentaminuti in cui mi sto incapocciando ;-)
1/2 cavolfiore
2 patate
4 carote
1 cucchiaio di shoyu
2 cucchiai di olio evo
30 g di parmigiano grattugiato + un pezzetto di crosta di parmigiano ben pulita
1 litro circa di acqua bollente
4 cucchiai di creme fraiche (eravamo in due e abbiamo fatto il bis!!!!)
un pezzetto di peperoncino
sale
Tagliare a pezzetti le verdure pulite. Scaldare a fuoco basso l'olio, aggiungere le verdure e lasciare insaporire per un paio di minuti mescolando spesso. Coprire con l'acqua bollente, versare lo shoyu, unire il pezzetto di peperoncino e la crosta di parmigiano, salare e alzare il fuoco. Quando arriva a bollore, abbassare la fiamma a un fuoco medio e coprire in appoggio. Lasciar cuocere per 25 minuti. Tenere da parte una metà della zuppa e frullare bene l'altra metà. Riunire le due parti, aggiungere il parmigiano grattugiato, mescolare bene, coprire e lasciar riposare un paio di minuti. Servire con 1 bel cucchiaio di creme fraiche a piatto. I crostini sono consigliati ;-)
domenica 24 gennaio 2010
Zuppa di carote, arancia e basmati
Ecco una delle mie famigerate ricette “trentaminuti” per la donna moderna ;-))) Ho ripreso l’idea dal numero di gennaio della rivista Cucina naturale, ho fatto alcuni aggiustamenti e n’è venuta fuori una zuppetta densa di colore e profumi, un piccolo viaggio prodigo di suggestioni d’oriente :-)
450 g carote
1 cipolla rossa
100 g riso basmati
1 capsula di cardamomo
1 pezzetto di cannella
la buccia tritata di ½ arancia biologica
sale & olio evo
1 l acqua bollente
Tritare la cipolla. Tagliare a dadini le carote. Scaldare a fiamma bassa 2 cucchiai di olio, unire i semini contenuti nella capsula di cardamomo e il pezzetto di cannella e lasciar insaporire per 1 minuto. Togliere la scorza di cannella e aggiungere la cipolla. Lasciare appassire per qualche minuto e poi aggiungere le carote. Far rosolare per pochi minuti e poi versare l’acqua bollente. Appena riprende a bollire, salare e coprire in appoggio. Far cuocere a fiamma medio-bassa per 15 minuti. Frullare grossolanamente le carote e aggiungere il riso basmati. Lasciar cuocere per altri 10-12 minuti (finché il riso sarà cotto!), togliere dal fuoco, unire la buccia tritata dell’arancia e mescolare bene. Servire con un filo d’olio.
N.B. la prossima volta, prima di aggiungere il riso, lascio una metà delle verdure intatte e l’altra metà la frullo molto bene fino a renderla una crema, così la consistenza finale della zuppa dovrebbe risultare nell’insieme più gradevole.