domenica 24 gennaio 2010

Zuppa di carote, arancia e basmati

Ecco una delle mie famigerate ricette “trentaminuti” per la donna moderna ;-))) Ho ripreso l’idea dal numero di gennaio della rivista Cucina naturale, ho fatto alcuni aggiustamenti e n’è venuta fuori una zuppetta densa di colore e profumi, un piccolo viaggio prodigo di suggestioni d’oriente :-)


450 g carote

1 cipolla rossa

100 g riso basmati

1 capsula di cardamomo

1 pezzetto di cannella

la buccia tritata di ½ arancia biologica

sale & olio evo

1 l acqua bollente

Tritare la cipolla. Tagliare a dadini le carote. Scaldare a fiamma bassa 2 cucchiai di olio, unire i semini contenuti nella capsula di cardamomo e il pezzetto di cannella e lasciar insaporire per 1 minuto. Togliere la scorza di cannella e aggiungere la cipolla. Lasciare appassire per qualche minuto e poi aggiungere le carote. Far rosolare per pochi minuti e poi versare l’acqua bollente. Appena riprende a bollire, salare e coprire in appoggio. Far cuocere a fiamma medio-bassa per 15 minuti. Frullare grossolanamente le carote e aggiungere il riso basmati. Lasciar cuocere per altri 10-12 minuti (finché il riso sarà cotto!), togliere dal fuoco, unire la buccia tritata dell’arancia e mescolare bene. Servire con un filo d’olio.

N.B. la prossima volta, prima di aggiungere il riso, lascio una metà delle verdure intatte e l’altra metà la frullo molto bene fino a renderla una crema, così la consistenza finale della zuppa dovrebbe risultare nell’insieme più gradevole.

mercoledì 6 gennaio 2010

Riflessione minima di un giorno di festa

Cucino quasi tutti i giorni, perlomeno una volta al giorno, la sera. Preparo piatti semplici, pronti in 30-40 minuti, così da metterci a cenare prima che la sera diventi notte. Cerco di conciliare il buono con il sano. Il sano è un concetto articolato a cui mi dedico da anni. Il buono è un desiderio e un piacere che m'ispirano sempre. Quando ho tempo, a volte, mi dedico a ricette più complesse, più lunghe. A volte nasce un desiderio e allora il tempo lo trovo. Fondamentalmente, però, la mia è una cucina da mezz'ora. E' il cibo di una donna che lavora e sta fuori tutto il giorno.