domenica 8 marzo 2009

Complicare è facile, semplificare è difficile


Complicare è facile, semplificare è difficile. Inizia così un breve testo di Bruno Munari, straordinario artista-designer italiano. Ha percorso il secolo scorso segnandolo con le sue illuminanti, originalissime creazioni. Guarda la realtà e la interpreta con intelligenza, ironica leggerezza, poesia. Destabilizza equilibri consolidati offrendo soluzioni inaspettate e sorridenti. Si è dedicato al mondo dei bambini: ha inventato giochi e scritto libri per loro. Ha proposto un progetto educativo ispirato alla creatività e alla felicità, alla "curiosità di conoscere, al piacere di capire, alla voglia di comunicare". "Non si devono dare ai bambini soluzioni già fatte, ma insegnare a risolvere i problemi", scrive in un testo del 1972. 
Sono uscita dalla mostra più felice di quando sono entrata. Con un bel bottino di libri:

1- Rose nell'insalata (Edizioni Corraini, 1974): un fantastico libricino che insegna a usare le verdure per realizzare sorprendenti timbri. Da mettere in pratica al più presto con mio nipote :-)

2- Good design (Edizioni Corraini, 1963): libretto di poche pagine, scanzonato e dotto, che descrive arance e piselli come se fossero prodotti di design. A proposito dell'arancia scrive "L'arancia quindi è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l'assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo. Persino il colore è esatto, in blu sarebbe sbagliato" :-))

3- Verbale scritto (Edizioni Corraini, 2008): una raccolta di alcuni testi brevi di Munari. Una folgorazione!

"Albero
l'esplosione lentissima di un seme"

"Quando il progettista è povero di idee spesso utilizza materiali molto preziosi"

"Niente passa tanto di moda come la moda"

"Il piccolo anarchico inglese uscì a mezzanotte con la bombetta"

"La rivoluzione va fatta senza che nessuno se ne accorga"

"Quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte"

"Il problema non è quello di ringiovanire ma di restare vivi sempre"

"L'artista o l'operatore culturale di oggi, può aiutare la crescita culturale della collettività. Può preparare gli individui (a cominciare dai bambini) a difendersi dallo sfruttamento, a smascherare i furbi (invece di ammirarli o invidiarli), ad esprimersi con la massima libertà e creatività. Può continuare la tradizione invece che ripeterla stancamente"

Infine, ultimo acquisto Da cosa nasce cosa (Laterza, 2008) uno dei libri importanti di Munari... dovrebbe parlare di progettazione e creatività, ma ancora non l'ho letto e quindi taccio ;-)))

Bruno Munari, Museo dell'Ara Pacis, Roma, prorogata fino al 22 marzo.



Le piante
sono i veri abitanti del pianeta
più numerosi
più semplici
più adattabili all'ambiente
noi non potremo
vivere senza le piante
Loro senza di noi
sì.  

6 commenti:

Lady Cioffa ha detto...

Munari è un vero genio!

Elena Bruno ha detto...

Graize per le segnalazioni :-)

Anonimo ha detto...

Non conoscevo Munari ma ora che ho letto il tuo bel post non posso far altro che reperire qualche suo scritto e farne tesoro anche per offrire spunti diversi alla mia piccolina. Grazie per raccontarci tanto altro, Lafrenk.
[però non mi hai ancora detto cosa hai comprato in quel magnifico negozio per la casa a Copenaghen, malandrina...]

la frenk ha detto...

@Giò: confesso che prima di questa mostra non avevo idea chi fosse Munari... è pensare che è anche il creatore della grafica Einaudi che adoro da sempre... asciutta, lineare, un po' giappo... sì, hai proprio ragione: è un genio!

@Twostella: è che il mondo è tanto grande e così bello che se non ci si aiuta a vicenda è difficile conoscerlo!!!
un bacio :-)

@Marilì: cara Marilì, sono stata completamente conquistata dal gioco dei timbri fatti di verdura... mi sa che ci si diverte un sacco a farlo assieme ai piccolini!!! posterò un disegno esplicativo!!!!
sììì che te l'ho detto cosa ho comprato... ho risposto in Copenaghen mon amour... comunque in breve: stampi da forno. scatole ermetiche per infusi, tazze di ceramica... l'idea del bagaglio a mano mi ha trattenuto dal fare manbassa ;-))))

Anonimo ha detto...

viva Munari!

Anonimo ha detto...

che genio, che talento.
ho un'amica che ha avuto il gran privilegio di lavorare con lui e me ne ha parlato: un incanto! ;-)
grazie Frank di ricordarcelo!