A volte le voglie vengono quando non te le aspetti. Arrivano, invadono e pretendono ascolto. L'altra sera, già a ridosso del sonno, si è fatto avanti il gomasio. Anni fa ne preparavo in quantità e lo usavo con larghezza su cereali, paste e verdure. Poi i tempi son cambiati, la mia cucina è cambiata e il gomasio si è rintanato nel fondo dello scaffale. Dimenticato mai, solo messo da parte.
Da un po' di tempo a questa parte mi sono abituata a cucinare tra confini gastronomici molto vaghi: passo dalle ricette romane, all'uso di spezie esotiche, attraverso i piatti di famiglia, le invenzioni, i cavalli di battaglia, i cibi mangiati in giro, le belle e buone ricette dei blog che seguo, le risonanze macrobiotiche... Tutte queste possibilità convivono insieme e ogni giorno ho la mia preferita. Il perchè della scelta è mutevole e raramente mi interessa. Mi piace mangiare quello che desidero. Questa è un'inclinazione che mi tiene ben legata al presente e al cambiamento. I pensieri mutano, i progetti evolvono, le emozioni si trasformano e il cibo cerca di corrispondergli.
L'altra sera, appunto, ho preparato il gomasio. E' una miscela di semi di sesamo e sale. Le proporzioni sono precise. Io uso la 7:1. Sette parti di sesamo lavato e tostato e una parte di sale marino appena tostato. I due ingredienti si macinano nel suribachi, il mortaio zigrinato di ascendenze orientali. So che qualcuno usa il frullatore. Io preferisco il mortaio, il sesamo e il sale trovano con più armonia la loro unione. Vabbè... però in assenza dell'attrezzo esotico e in preda a un forte desiderio di sperimentazione anche il frullatore non è da scartare :-) La macinazione dei semi deve essere parziale: diversi rimangono interi.
Ne ho riempito un bel vasetto. Consiglio di condirci carote, verza, cavolfiore, radicchio, zucca cotti al vapore/ stufati/ allagriglia/ alforno, riso basmati, pasta corta, pasta lunga, bocconcini di pollo al limone, ceci lessati con gli odori, cous cous, tofu grigliato, spigola al vapore, insalate tutte... Occhio: è un condimento salato :-)))
Da un po' di tempo a questa parte mi sono abituata a cucinare tra confini gastronomici molto vaghi: passo dalle ricette romane, all'uso di spezie esotiche, attraverso i piatti di famiglia, le invenzioni, i cavalli di battaglia, i cibi mangiati in giro, le belle e buone ricette dei blog che seguo, le risonanze macrobiotiche... Tutte queste possibilità convivono insieme e ogni giorno ho la mia preferita. Il perchè della scelta è mutevole e raramente mi interessa. Mi piace mangiare quello che desidero. Questa è un'inclinazione che mi tiene ben legata al presente e al cambiamento. I pensieri mutano, i progetti evolvono, le emozioni si trasformano e il cibo cerca di corrispondergli.
L'altra sera, appunto, ho preparato il gomasio. E' una miscela di semi di sesamo e sale. Le proporzioni sono precise. Io uso la 7:1. Sette parti di sesamo lavato e tostato e una parte di sale marino appena tostato. I due ingredienti si macinano nel suribachi, il mortaio zigrinato di ascendenze orientali. So che qualcuno usa il frullatore. Io preferisco il mortaio, il sesamo e il sale trovano con più armonia la loro unione. Vabbè... però in assenza dell'attrezzo esotico e in preda a un forte desiderio di sperimentazione anche il frullatore non è da scartare :-) La macinazione dei semi deve essere parziale: diversi rimangono interi.
Ne ho riempito un bel vasetto. Consiglio di condirci carote, verza, cavolfiore, radicchio, zucca cotti al vapore/ stufati/ allagriglia/ alforno, riso basmati, pasta corta, pasta lunga, bocconcini di pollo al limone, ceci lessati con gli odori, cous cous, tofu grigliato, spigola al vapore, insalate tutte... Occhio: è un condimento salato :-)))
8 commenti:
Sono impreparata ... vedi oggi ho scoperto un nuova preparazione! Baci
ps. Mi rimandi a settembre? :-)
@twostella: rimandarti??? ma se vengo a ripetizioni da te!!! :-))) bacetti
Be' io vengo a ripetizioni da tutte e due, si sa, quindi fate un po' voi, alla vostra buon grazia !!! Il gomasio l'ho fatto più volte perchè da quando è nata Marta l'ho spesso sostituito al sale, sicuramente è più sano e l'olio essenziale di sesamo fa anche bene. Buon lunedì (ossimoro assoluto) :-)
Marilì
Io ne faccio una versione senza sale, così abbondo anche per il mio bambino (visto il contenuto in calcio). poi lo conservo in frigorifero. Tu?
@cobrizo: mai fatta %-( come sono curiosaaaaaa!!! please dimmi come/cosa fai! grazie :-)
@marilì: cara Marilì mi sa che la tua Marta te la supercoccoli!!! buon inizio settimana anche a te :-)
@cobrizo: P.S. per quanto riguarda la conservazione finora l'ho sempre tenuto in un vasetto di vetro a temperatura casa. Mi consigli di tenerlo in frigo? baci
Mi piace tantissimo! Però uso una proporzione sale/sesamo diversa... dodici a uno, almeno, per non esagerare col sale (cosa che tendo a fare!)
semplicemente tosto e trito più o meno finemente (a noi adulti piace grossolanamente, per i bimbi più finemente, per un miglior assorbimento) e poi tengo in frigorifero perchè comunque per il contenuto di olio, soprattutto col caldo, se non consumato entro breve, si può irrancidire.
Posta un commento